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Parte prima: Gli insediamenti che diedero vita alla città di Cesena

Accingendoci a parlare della Piazza di Cesena, l’attuale Piazza del Popolo, e come venne definita tale ai piedi del garampo, non possiamo non iniziare con l’illustrare, in maniera sintetica, gli insediamenti che dettero vita alla città stessa. E lo faremo attraverso le immagini, ricostruite con la computer grafica o con disegni estrapolati o riferentisi alla nostra “Storia a Fumetti di Cesena, Rimini, Ravenna e Forlì. Dalle Origini all’Unità d’Italia” in 5 volumi.

Avrete modo di vedere dalle tavole (abbiamo tralasciato la fase presitorica) il primo insediamento risale all’epoca preromana:

La Fase Celtica.

La tribù dei Galli Senoni, provenne, dopo un lungo preregrinare, dalla regione dello Yonne, zone paludosi della Senna nei pressi di Parigi. E quando un popolo lasciava la sua terra di origine finiva per accamparsi in zone che assomigliassero il più possibile alla loro madre patria. Con i Senoni emigrarono anche i Galli Boi e i Galli Lingoni. I Boi, provenienti dalla regione tedesca attorno all’attuale città di Bonn, si situarono nella città di Felsinea strappandola ai legittimi proprietari, gli Etruschi, e la chiamarono, probabilmente BONN, poiché i Romani una volta conquistata la chiamarono Bononia, mentre il fiume che vi scorreva vicino fu chiamato come quello tedesco: RENO ; i Lingoni si sistemarono nella zona compresa tra Forlì e Imola. Ai Senoni, evidentemente, la Romagna orientale ricordava loro la terra di origine, anche se la loro capitale poi fu in riva al mare: Senigallia. In quel di Cesena, il loro nucleo abitativo sorse sul colle Garampo, quindi non possiamo parlare di “piazza”, così come la intendiamo noi: un luogo di incontro e di socializzazione, oltre che futuro luogo di mercato. Sicuramente anche i Senoni mercanteggiavano, ma più che su “piazze” su degli “spiazzi”. Finirono per mercanteggiare anche con gli Umbri di Rimini che vennero poi sopraffatti dai Celti, sconfitti e inglobati; in seguito, gli Umbri si ritirarono a Sarsina, la quale divenne la loro capitale. Mentre gli Umbri che presero possesso di Ravenna, come ci riferisce Strabone, rimasero al sicuro: conquistare Ravenna, così come era circondata da paludi e da corsi d’acqua infidi come quelli del Montone e del Ronco, era impresa impossibile per i Celti. La Cesena del piano, quella a ridosso delle pendici del Garampo, sotto la denominazione celtica, probabilmente, rimase terra anonima, fino all’arrivo di Romani.

Ma guardiamo le tavole illustrative per capire, attraverso supposizioni verosimili, come la piazza venne a definirsi. Buona visione!!

Antonio Dal Muto

 

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