“Dam un dollaro ca so’ in secca”. Era questa la tipica frase che Cecca Cecca rivolgeva a quelli che incontrava in giro per la città.
Come dimenticare il suo inconfondibile tono della voce, le sue indimenticabili battute in dialetto romagnolo.
Il suo vero nome era Massimo Tesei, ma tutti lo conoscevano come Cecca Cecca, un soprannome che gli era stato dato per il modo con cui chiamava, un po’ biascicando, Giampiero Ceccarelli, capitano bianconero di quegli anni a cui era molto legato. Personaggio folcloristico e grande tifoso del Cavalluccio marino era impossibile non notarlo con quel suo mantello bianco e nero mentre per tutta la partita correva lungo il Curvone sventolando la bandiera.
Non solo alla Fiorita, ma anche in trasferta amava seguire la sua squadra del cuore, ma preferiva viaggiare da solo in treno perché si sentiva più libero. In treno e indossando il suo inseparabile mantello era andato anche a Marassi per Sampdoria-Cesena del campionato cadetto 1980/81. Subito individuato dagli ultras doriani, Cecca Cecca non fece tempo a dare loro dei “cornuti” che fu assalito e riempito di botte. Gli ruppero la mandibola e da quella volta non andò più in trasferta.
Frequentava il bar Bianconero, dai tempi in cui con la famiglia abitava a Case Frini, prima di trasferirsi a Villa Chiaviche dove invece spesso lo si trovava al bar Mambo. Si spostava sempre in sella al suo motorino, fino a quando in un incidente stradale sì fece male ad un gamba. A seguito di quell’evento sorsero delle complicazioni, sopraggiunse un enfisema polmonare e la situazione si aggravò in modo irreversibile.
Oltre ai familiari, tra gli ultimi a stargli vicino ci fu l’amico Gian Marten, con cui condivideva la grande passione per i colori bianconeri, il quale sul letto dell’ospedale Bufalini di Cesena fece appendere il gagliardetto del Cesena. Massimo Tesei, Cecca Cecca, morì il 13 luglio 1998, aveva 44 anni. Al funerale, oltre a tanti tifosi, partecipò una rappresentanza del Cesena Calcio, guidata dal presidente Edmeo Lugaresi.
Il post dedicato a Cecca Cecca sulla pagina facebook di “Cesena di una volta” è stato visualizzato da 58.400 persone, a dimostrazione dell’enorme affetto ed emozione che il suo ricordo ha suscitato in tutti quelli che l’hanno conosciuto. Quasi 600 utenti hanno poi voluto lasciare una testimonianza, un ricordo. Vi proponiamo alcune delle più significative:
Giampiero Ceccarelli (ex capitano del Cesena)
Lui veniva nel bar di case Frini ancora quando non ero in prima squadra e quando cominciai ad esserlo cominciò a venire alla partita. Quando solcavo la fascia laterale lui correva con me lungo la rete della gradinata urlando ripetutamente il mio nome….nacque “Cecca Cecca”…bei tempi……
Davide Giovannetti
Aveva i denti scuri a causa delle 40 sigarette che fumava ogni giorno e ogni volta che gli chiedevano dei denti rispondeva così,
“Cecca Cecca perché hai i denti neri?”
“ciò….. la figa la macia! “
Paolo Severi
Quando lo superavamo sulla Cervese in pieno inverno su quell’assurdo scooter rosso :”mo du vét Cecca ? “, la risposta era sempre quella “a fighi ! “.
Cecca Cecca a Cesena è stato un mito, in una grande città sarebbe stato un emarginato. Certe cose possono succedere solo in Romagna
Romano Rocchi
Quando a Genova fu malmenato da alcuni tifosi della Sampdoria venne soccorso dagli operatori di una ambulanza che dopo averlo assistito gli offrirono una bottiglietta d’acqua. Cecca rispose in dialetto :”an avi’ un cognac”
Luca Santini
io gli dicevo……… Cecca andiamo a genova…? e lui và in tè casèn…….!!!!
Meinero Max Massimo
Mi associo al ricordo carico di nostalgia di Cecca Cecca ….senza alcuna intenzione di mancare di rispetto mi ricordo di una volta allo stadio che giocavamo mi sembra contro il Novara. ….Cecca Cecca era vicino alla recinzione e all’indirizzo del portiere ospite lo chiamava con tutto il fiato che aveva e con il suo inconfondibile timbro vocale: “PIZZABALLA” e ancora, e ancora “PIZZABALLA” e ancora…ancora….ancora….”.PIZZABALLA PIZZABALLA PIZZABALLA”. …finché, sfinito, il portiere Pizzaballa si girò verso Cecca Cecca e, a quel punto, Cecca Cecca gli gridò: “PIZZABALLA SEI UN FINOCCHIO”….la curva mare si sciolse in una risata micidiale
Fra commenti abbiamo trovato anche questa splendida poesia in dialetto romagnolo dedicata a Cecca Cecca e firmata da Claudio Pollini
Quand ma e stadio u i era i gradun
Quand arivesum du che un cardeva nisun
Sota ma i tub innocenti dla curva ferrovia
Ona mantella bianconera la purteva aligria
E nun zuvnestar a n’aspitema l’ariv par fe festa
Ma cl’oman tot cor e un po menca testa
E as sem gudu’ da met quand da sota la caparela
Tache’ma la reda rugiva “purtir ta la fe la capela!!!”
Grazie di tutto Massimo, non ti dimenticheremo mai…………
Testo ed immagini tratte da:
AA.VV., Cesena da 40 anni accanto a te, Coordinamento Clubs Cesena, Cesena, 2012
Un piccolo ricordo, forse banale ma che conservo nella memoria. In occasione di un Cesena-Foggia eravamo seduti vicini sulla ringhiera della gradinata. Aveva pronosticato un 3-0 per il Cesena e così andò a finire. Al terzo gol gli diedi la mano e lui ricambiò tutto contento e sorridente. All’inizio della partita successiva in casa (con il Novara mi sembra) fece il giro della gradinata con il palmo della mano aperto come per dire “cinque gol”. Fini’ 0-0 e da quella volta credo non abbia più tentato pronostici.
io e Massimo abbiamo fatto la visita di leva insieme, andammo a Forli insieme… uno spasso… famosa la frase alla visita ..il capitano medico sentì l ernia.. Ceca disse…”giù il malloppo”…
veniva spesso al bar Moka in via Carbonari e una birra si offriva volentieri, sempre….ci sarebbero tanti aneddoti.. ma si dovrebbe fare un romanzo…. Grazie Ceca di essere stato ns amico
L’ho sempre chiamato Massimo….e gli faceva sempre piacere
Lo ricordo benissimo e con affetto.come anche quell’altro ragazzo che si faceva chiamare ringo. Cecca cecca era un mito fra noi ragazzi e lo rimpiangiamo penso un po tutti.
E’ BELLO RICORDARLO SEMPRE.11111111111111
Mitici i duelli , con pistole di plastica , tra Cecca e Ringo ai giardinetti o per il corso .
Era mio cugino e di aneddoti ne avrei mille, ricordo al matrimonio di sua sorella aveva steso la bandiera del Cesena sul tavolo degli sposi e suonava la tromba ogni 5 minuti. Oppure di quella volta che sua madre andò a recuperarlo in un bar perché era ubriaco e lui non avendola riconosciuta le dava del lei è le indicava la strada per tornare a casa. Gli volevamo tutti bene perché non era mai aggressivo ed era uno spasso ascoltare i suoi racconti.
Ma Ringo era Diego?Abitava a Sant’Egidio?
sì
Mi ricordo che all’epoca lo sponsor del CESENA era F.lli Dieci ed alla fine della partita Cecca Cecca aspettava fuori dai cancelli della tribuna l’uscita degli sponsor a chiedere qualche spiccio …. conoscendolo abbassavano il finestrino dell’auto e glie li davano …. ?
Ricordo quando entrava nel bar di Fabrizio a Macerone al grido di “Forza Cesena”, beveva una birra e risaliva sul motorino.Il barista allora bonariamente gli diceva “Di Cecca Cecca e chi Pèga” e lui scappando col motorino “E Pèga Berlusconi”.
……..Avendo abitato a Villa Chiaviche lui mi avrebbe potuto confermare l’esistenza del gruppetto di ultras di Villa Chiaviche o i tanti grandi di eta’ qui dentro! i Boys Cesena ! di cui io ho la sciarpa ! credo la sciarpa piu’ rara del pianeta ! RIP CECCA
Lo ricordo con un mantello bianco e nero,bandierone alla mano, trombetta e dito medio rivolto agli ospiti durante l annuncio della formazione ospite..nostalgia canaglia.
..poi mi ricordo che aveva sempre una radiolina a cuffie alle orecchie, e si informava sempre su i risultati delle altre partite, era molto preparato, lui amava veramente tanto il Cesena, io non credo di aver visto altri tifosi con questa passione.
un caro amico… allla visita militare andammo insieme con la mia 500.e suo padre mi disse.. “DAI UN UCEDA TE:: VALA’… alla visita dell’ernia disse col capitano medico…con la sua voce particolare…EHI CAPO::GIU IL MALLOPPO… poi avrei 1000 episodio.. come quella volta alle 2 di notte a Riccione lo incrocia che faceva l’autostop verso Pesaro..tornai indietro e gli chiesi.. DUVET CECA… la sua risposta.. A FIGHI… ..lo riportai a Cesena… ho un bellissimo ricordo di Ceca…
Quando dalla curva urlava al portiere della squadra ospite la fai la capela.
il racconto di quando fu malmenato a Genova è completamente errato
1) non andò in treno ma in pullman (2 bus targati PS)
2) è falso che venne subito individuato dai Doriani, gli ultras Doria uscirono dalla loro gradinata dopo l’espulsione di Mei (a metà ripresa) ed entrarono nella nostra, noi ci sparpagliammo tra i Genoani mentre Cecca rimase nel parterre nonostante le nostre urla di venire su
3) lo picchiarono per strappargli la mantellina gettandolo a terra, ma è falso che gli ruppero la mandibola
4) finita la partita, arrivò da solo ai bus (appuntamento presso il cimitero ad almeno 2 KM) e saremmo partiti subito se non che, un’altro cesenate preso un pugno nel naso per motivi extracalcio, l’ambulanza arrivò per quello col naso rotto e già che c’erano presero su anche Cecca per medicarlo
un’altro racconto con un errore evidente è quello su Pizzaballa che NON ha mai giocato contro il Cesena, probabilmente era Meraviglia portiere del Lecco
correggo al punto 3) sì mascella fratturata